Che cos’è il dolore riferito?
Il dolore riferito è il dolore percepito in un punto diverso rispetto a quello di origine.
L’esempio più comune è l’infarto cardiaco che può provocare dolore al collo, al braccio e alla spalla sinistra.
La spiegazione di questo tipo di dolore è che i nervi che raccolgono informazioni al cuore, sono collegati ai neuroni della pelle e dei muscoli della zona cervicale.
Tutto questo, per lo stesso motivo, può verificarsi anche in altri organi.
Ad esempio, i reni, in caso di calcolosi, possono dare un dolore al fianco oppure lombalgia.
Il dolore riferito è valido non solo in caso di patologie acute, ma anche per tensioni di altro genere (ad esempio: gastriti prolungate nel tempo, coliti frequenti, che creano tensioni organiche percepibili sul sistema muscolo-scheletrico).
In osteopatia il dolore riferito è molto importante perché ci permette di comprendere la disfunzione originaria e trattarla.
Questo è il motivo per il quale molte volte si va dall’osteopata per il mal di testa e lui decide di trattare la schiena o l’addome.